Descrizione: Quando si parla di picchiaduro per PC, non si può non parlare di questa saga. Melty Blood nacque nella scena indie giapponese (il termine giapponese per indie è “doujin”, se mi permettete userò questo termine per riferirmi a suddetta tipologia di giochi di origine giapponese) nel non troppo lontano 2002, da una collaborazione tra il team di sviluppo French-Bread e TYPE-MOON.
Si trattava di un titolo inizialmente concepito per i fan di Tsukihime, serie animata (ma anche visual novel per PC) che in quegli anni aveva riscontrato un enorme successo. Melty Blood infatti ne condivide parte del cast, e per certi versi prosegue le vicende narrate, aggiungendo altri personaggi.
Detto questo, le aspettative erano quindi quelle di un titolo orientato al fanservice, senza troppe pretese. Aspettative tradite, tuttavia, ma in positivo. I French-Bread infatti tirarono fuori un picchiaduro che andava ben oltre, e che proponeva di fatto delle meccaniche ludiche solide e divertenti, traendo ispirazione dalla famosa saga di Guilty Gear ma al tempo stesso dando la propria impronta personale. Il risultato fu che il gioco non solo vendette tra i fan di Tsukihime, ma catalizzò l’attenzione anche dell’altra fetta del pubblico giapponese. Fu l’inizio del successo della saga di Melty Blood. Col passare degli anni la saga cominciò ad evolversi e a raffinare le proprie meccaniche passando dall’espansione Melty Blood Re-Act su PC, alla consacrazione su coin-op (che decretava a tutti gli effetti la popolarità della saga in Giappone) con Melty Blood Act Cadenza, e alla successiva conversione su PS2 per poi arrivare all’ultima conversione di Act Cadenza su PC, uscita la scorsa estate.
Melty Blood è un picchiaduro atipico, specialmente per coloro che sono abituati a Street Fighter o ad altri titoli che hanno un ritmo ragionato: fa infatti della frenesia e della spettacolarità i suoi punti di forza, con un roster di personaggi (circa 23 in totale, in Act Cadenza) tutti dotati di estrema agilità, manovrabilità e rapidità nei movimenti. Nonostante si possano parare colpi sia a terra che in aria (esiste anche una forma di “parry”, noto come EX-Shield), spesso e volentieri si evadono gli attacchi degli avversari proprio perché è possibile in molti casi effettuare dashing ed air-dashing con estrema semplicità. L’altro aspetto che lo distingue è la velocità di esecuzione dei colpi e la facilità con il quale si possono cancellare i propri colpi e creare facilmente raffiche di combo spettacolari e al tempo stesso devastanti, in modo da avere a propria disposizione un mixup il più vario possibile. A questo c’è da aggiungere un roster ottimamente bilanciato (nonostante la presenza di personaggi “doppleganger”) che offre la possibilità di togliersi delle belle soddisfazioni con quasi tutti i personaggi, senza necessariamente andare a guardare i tier e le solite classifiche di preferenza per sceglierne uno (anche perchè questo è un titolo dove ancora non si è creato una graduatoria stabile come in Third Strike, per esempio). Il cast è a prevalenza femminile, ma a meno che non siate state molestati e picchiati dal gentil sesso durante la vostra infanzia, si può tranquillamente trovare il personaggio con lo stile di combattimento che più vi aggrada.